Diversi imprenditori si stanno cimentando nella procedura di costituzione on-line della start-up innovativa attraverso il portale “Atti startup” messo a disposizione dalla società Infocamere. Purtroppo la procedura non sembra essere molto rapida e tantomeno chiara. Vediamo quali sono le principali criticità che abbiamo riscontrato:

1) Registrazione fiscale dell’atto: dal portale e dalle istruzioni pubblicate non è chiaro l’ordine degli adempimenti da seguire: da un lato sembrerebbe che la registrazione dell’atto sia l’ultimo degli adempimenti da porre in essere (il portale richiede di allegare la ricevuta di registrazione alla pratica di Comunicazione Unica per l’iscrizione della società) mentre altrove viene detto di procedere prima alla registrazione e poi alla predisposizione della pratica di Comunicazione Unica da inviare al registro delle imprese.

2) Servizio di assistenza: se si contatta il servizio di assistenza messo a disposizione dalla camera di commercio si viene invitati a compilare e a firmare digitalmente un modello con cui si autorizzano i controlli di competenza della CCIAA e un modello di dichiarazione sostitutiva di atto notorio e certificazione attestante il possesso dei requisiti della start-up. Successivamente la procedura prevede che, nel caso in cui ci si avvalga dell’assistenza, sarà necessario recarsi fisicamente, previo appuntamento, presso la Camera di Commercio competente per effettuare il deposito della firma.

3) Tempi per la registrazione fiscale del modello. Dipende dall’Ufficio che si sceglie per effettuare la registrazione. In alcuni casi ci sono volute anche due settimane.

4) Versamento dell’imposta di registro e di bollo. Se si sceglie di avvalersi del servizio di assistenza l’eventuale versamento già effettuato non è più valido e occorre versare nuovamente gli importi in sede di registrazione dell’atto che viene effettuata fisicamente presso la camera di commercio.

5) Controlli antimafia. Per abbreviare i tempi relativi alla verifica dei requisiti soggettivi dei soci viene da ultimo richiesto di far compilare ai genitori e familiari conviventi dei soci sottoscrittori una specifica autocertificazione antimafia.